Oggi vorrei parlarvi di una mia ossessione: i laboratori dei piccoli artigiani.
In particolare quello di Pamela che produce ceramiche (ma che bellezza le bomboniere in ceramica!)
Avete presente quei posti pienissimi di cose belle e colorate che quando ci entri vorresti comprare tutto ma è tutto talmente UNICO che poi non sai deciderti e rimani lì a riempirti gli occhi per ORE?
Sapete di cosa parlo, vero?
Per farlo vi porto a conoscere Pamela, che nel suo laboratorio realizza piccoli gioielli fatti di ceramica.
Il suo laboratorio si chiama OffArt.

OffArt: il laboratorio e la produzione
Appena varco la soglia i miei occhi sono attirati da tantissimi colori, e più guardo, più osservo i manufatti, più la mia curiosità cresce.
Pamela mi accoglie raccontandomi come è nata la sua passione per la ceramica.
Dopo l’Accademia di Brera e un periodo di insegnamento scopre la passione per la ceramica e decide di seguirla, frequenta il Centro Ceramico Sperimentale di Montelupo Fiorentino e nel 2004 apre il suo primo laboratorio con un’amica artista, a Brescia.
Qualche anno più tardi si sposta in quello che è l’attuale laboratorio che, mi racconta, era il panificio della sua nonna.
Quando mi dice questa cosa ovviamente mi si apre una specie di voragine in gola, perchè chi mi segue sa quanto per me sia importante la storia famigliare che ognuno si porta dentro.
E così il laboratorio dove sua nonna cuoceva il pane è diventata l’officina creativa in cui Pamela cuoce le sue ceramiche.
La vocazione dei piccoli artigiani si tramanda di generazione in generazione.


















Il laboratorio si trova nel cuore del Quartiere Carmine, una zona di Brescia dove si respira aria di buon vicinato, di passeggiate lente e di chiacchere per strada.
Un luogo in cui sembra di avere ancora il Tempo.


Mi piace tutto qua dentro: l’apparente caos perfettamente organizzato, i colori che ritornano, le forme bianchissime e silenziose che aspettano di essere rifinite, cotte, esposte, scelte.
Ho la sensazione che ogni singolo oggetto abbia una storia, un legame con la sua proprietaria. Che ogni cosa abbia dignità, importanza, anche se sembra abbandonato in un angolo o impolverato, che ogni oggetto sia amato per la propria utilità.
Viene da qui la mia ossessione per i luoghi di lavoro, per gli angoli pieni di utensili, per la materia utile?
Le persone che lavorano sono un soggetto poetico, le mani che si muovono capaci sono strumento di creazione.
Il lavoro è la vita stessa.


Guardarla lavorare al tornio è ipnotizzante, vedere le sue mani scivolare sopra la pasta e darle forma è rilassante e al tempo stesso magnetico.
Mi racconta che ci vuole molta concentrazione per lavorare al tornio, che ogni pezzo è unico e irripetibile, e sta lì il motivo per cui il suo lavoro le piace così tanto: che, seppure con uno stile riconoscibilissimo e molto autoriale, in ogni pezzo lei riesce a esprimere se stessa. Se mi chiedono di fare tanti pezzi tutti uguali io mi stufo! (ride)
Scoppio in una risata e le confido che anche nel fotografare matrimoni puoi scegliere se andare col pilota automatico (farli tutti uguali) oppure cercare in ogni persona, in ogni coppia, ogni volta, la caratteristica che li rende UNICI, e lasciare che sia la sensazione di avere davanti qualcosa di irripetibile a guidarti.
















Nel suo lavoro niente è lasciato al caso.
Ho seguito i movimenti precisi con cui dipinge le ceramiche prima di cuocerle, che ad un primo sguardo potrebbero sembrare semplici e facilmente riproducibili, ma osservandola attentamente noto la sicurezza con cui compie quel gesto per lei quotidiano. È uno spettacolo rassicurante.







Io e Pamela parliamo anche dei problemi che i piccoli artigiani affrontano ogni giorno, quelli legati alla qualità delle materie prime e alla cura minuziosa con cui ogni oggetto è realizzato, l’attenzione a ogni momento del processo creativo.
Parliamo di prezzi, e di come la percezione di quanto lavoro c’è dietro non sia mai comunicata abbastanza, e di conseguenza del motivo per cui il prezzo non può essere concorrenziale con gli oggetti prodotti industrialmente.
Comprare dai piccoli artigiani è un atto d’amore nei confronti della nostra tradizione, e un gesto di fiducia verso chi quella tradizione la porta avanti.
E’ un gesto consapevole e pieno di significato.

Nel suo laboratorio ci sono tantissime idee per qualsiasi tipo di regalo, ma anche per bomboniere simpatiche e spiritose, diverse dal solito.

Parlando di sposi mi lancia un’idea che sono sicura potrà essere apprezzata da chi è invitato a un matrimonio ma non vuole consegnare una busta anonima: perché non allegare due piatti con il ritratto degli sposi?
A me sembra un’idea brillante!

Vi presento Pamela
Lei è Pamela Venturi, la testa, il cuore, la mano dietro al progetto OffArt.
La ringrazio per avermi accolta nel suo laboratorio e avermi permesso di fotografare TUTTO, anche il caos. Perchè tra casiniste ci si intende!
Perchè il caos è… VITA!


Cosa ne dite di questo viaggio alla scoperta dei piccoli artigiani?
Io mi sono divertita un sacco, lasciatemi un commento sulla pagina Facebook o Instagram o mandatemi un messaggio e raccontatemi qual è la piccola realtà artigianale che adorate.
Se vi piace, mi raccomando… condividete!
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Per ogni informazione chiamatemi al 348 0467556 o scrivetemi a info@studiorainbow.it