Cosa rende le Isole Greche diverse l’una dall’altra?
Cosa rende ogni matrimonio unico?
Quando la vita si fa dura…i duri ecc, ecc, ecc…
….e invece no!
Quando la vita si fa dura io mi rintano nei miei “salvavita”, ovvero quegli spazi, luoghi, fisici o mentali che mi ristorano e rinnovano il mio amore per il mondo, la vita, me stessa e gli altri.
Isole greche in primis!
Quelle nicchie di benessere che funzionano per me, sono collaudate, e basta aprire quella porticina e subito ci si sente meglio.
Rimedi salvavita
Negli anni, di antidoti, ne ho scoperti e coltivati di vario tipo, per ogni problema so esattamente quello che mi occorre per stare subito meglio.
Per esempio:
- guardandomi intorno vedo che il mondo sta degenerando e la bruttezza la fa da padrona?
Bisogno: ritrovare la fiducia nell’arte e nel genere umano
Soluzione: ascolto i Beatles (se l’umanità ha prodotto vette così alte di bellezza, significa che non facciamo del tutto schifo…c’è speranza!) - sono sopraffatta dalle piccole incombenze quotidiane tanto che mi sembra di non riuscire a stare dietro a tutto?
Bisogno: ritagliarmi un piccolo spazio dove devo solo sedermi e essere servita
Soluzione: ado a mangiare la pizza (buona! solo nei luoghi selezionati accuratamente da me e mio marito, il nostro preferito è questo) - i pensieri si affollano nella testa e con essi l’assoluta certezza di non riuscire a dare delle priorità corrette?
Bisogno: staccare il cervello e far andare le mani
Soluzione: chiudo la porta dell’ufficio alle mie spalle e mi butto in giardino a tagliare l’erba, estirpare le erbacce, piantare fiori - sono spossata perché sto lavorando molto e ritmi lavorativi sono insostenibili?
Bisogno: alleviare i dolori da cattiva postura e occhi fissi su schermo
Soluzione: chiamo Santa Marcella (la mia fisioterapista sempre sia lodata) che in un’ora di seduta risolve -quasi- tutto
Cosa c’entrano le Isole Gheche?
C’è un rimedio che però si dimostra infallibile per TUTTE queste problematiche.
Si chiama Vacanza.
E’ un metodo certificato al 100% che risolve qualsiasi problema di postura, stanchezza, tunnel mentali e carpali, e che rinnova la fiducia e la speranza per un mondo e una vita migliori.
Per farlo utilizza l’energia solare ed eolica, la visione di un’enorme distesa d’acqua salata e la degustazione di olive e pomodori gustosi.

Si, perché quando penso alla vacanza penso sempre e solo ad un luogo.
Anzi, a molti luoghi, diversi ma allo stesso tempo simili, ognuno con le sue peculiarità ma con lo stesso sostanziale benessere di fondo: le Isole Greche.
Non una specifica, vorrei soffermarmi su questo particolare. Vorrei riuscire a spiegare come il mio amore per le isole Greche abbia molto in comune con il mio lavoro: ogni isola è un mondo a sé, come ogni matrimonio.
Il sentimento comune dice:
- Le isole greche: vista una viste tutte.
- I matrimoni: tutti uguali.
Invece io dico che quando si trova un posto o una situazione dove si sta bene è bello tornarci, immergersi, e starci quanto più tempo (e più volte) possibile.
Ogni anno ritorno, ogni anno però su un’isola diversa, e ritrovo tutti gli elementi che mi riempiono il cuore, gli occhi, la bocca (ah, il feta fritto!).
Ogniuna delle isole greche è diversa.
C’è quella chic con i giapponesi che si fanno millemila foto a ogni angolo, quella supercool con i giovani che vanno in discoteca fino al mattino e te li ritrovi con gli occhiali da sole in forneria mentre fai colazione.
Quella dove c’è solo il mare da guardare da una stanza d’hotel che costa talmente poco che, fatti due conti, ci potresti vivere.

Le mie preferite
C’è Santorini, maestosa, il cui paesaggio sembra più immaginato che reale.
E Folegandros la spartana, dove l’amore profondo per la Grecia è cominciato.
C’è Ios e i suoi tramonti spettacolari da gustare dalla sommità della Chora con una birra in mano.
E la grande Creta, dove a Matala ci sono tombe romane dove negli anni ’60 vivevano gli Hippy e Joni Mitchell ha scritto il suo capolavoro (Blue) e a giugno si dipingono le strade di mille colori.
Poi ci sono la raffinatissima Paros e Antiparos con il suo Kastro silenzioso e bianchissimo che ho scoperto ospita un Festival di Fotografia
Milos e le sue acque cristalline, Kimolos quasi deserta con uno dei Castri più sgarruppati e caratteristici mai visti.
Infine c’è Sifnos, la nostra preferita finora, meta di camminatori ma godibilissima anche da due che come noi in vacanza vogliono solo leggere in spiaggia e cambiare ristorante ogni sera.
Sono isole diversissime tra loro, ma con elementi comuni che ritornano: il mare ristoratore, la gente favolosa, le chiesette in riva al mare, le spiagge poco frequentate, i prodotti gustosi e genuini.
E i matrimoni?
Nei matrimoni gli elementi ritornano: l’abito bianco, lo scambio delle fedi, il lancio del riso, la torta nuziale.
Il canovaccio della giornata si somiglia spesso… ma i matrimoni sono microcosmi di umanità ed emozioni preziose: non sono tutti uguali.
Ogni abito bianco è uguale agli altri, MA… più ne vedo, più mi ci soffermo, mi perdo nei loro dettagli, nei pizzi e nelle scollature tutte diverse. C’è quella sfumatura di rosa cipria e quella semplicità di linea, e la sofisticatezza del pizzo che lo rendono un oggetto irripetibile, un’esperienza per me che lo sto fotografando, UNICA.
Ci sono abiti che fanno sentire la sposa una vera principessa, e vedendoli appesi là, sull’armadio nella camera sono un incanto. Altri semplicissimi, svolazzanti, in cui ci si sente una farfalla che volteggia di qua e di là, leggera, sbarazzina, e io a ogni alito di vento impazzisco di felicità (fotografica).

Ci sono sposi agitatissimi che quando i loro sguardi si incontrano lasciano andare tutte le tensioni in un sorriso di liberazione che racconta più delle parole o di firme e giuramenti.
I padri tutti d’un pezzo che cercano di darsi un contegno, ma basta un abbraccio a far sì che si sciolgano in un mare di tenerezza. Il loro sguardo mi rassicura perché si sa, è un buon padre che fa una donna sicura e capace di amarsi e amare.

I matrimoni solo ad una prima occhiata sembrano tutti uguali.
La cura che gli operatori (wedding planner, catering, flower designer, musicisti) mettono in ogni dettaglio, le chiese addobbate a festa, i bouquet perfettamente in nuance o scatenati in un tripudio di colori fanno di ogni matrimonio un matrimonio unico.
Con l’esperienza accompagnata da uno sguardo approfondito, attento e partecipe ci si inoltra nei dettagli che rendono ogni matrimonio unico, esclusivo, incomparabile.
L’atteggiamento fondamentale di chi svolge questo mestiere con passione è sintonizzarsi sul piano delle emozioni e attraverso l’empatia mettersi in ascolto delle persone.
Così facendo poi poter incontrare una bellissima umanità, fatta di padri e madri, figli, fratelli, amici, partecipazione, affetto e trasporto, condivisione.
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Sono sempre alla ricerca di consigli sulla mèta della prossima estate!