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“La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sé” (O. Wilde)

Ogni anno a gennaio stampo le fotografie di famiglia più importanti scattate durante l’anno precedente e le raccolgo in album appositi.
Lo faccio per gli scatti professionali ma -soprattutto- per le mie fotografie di famiglia.
Riflettendo sulla mole infinita di fotografie che scattiamo ogni giorno vorrei fare una riflessione, non da professionista ma da semplice figlia, moglie, nipote, zia: quanto vale una fotografia…davvero?
Sono cresciuta circondata da fotografie: quando ero piccola mio padre aveva sempre con sé la sua Canon, e qualche tempo fa ho scoperto che anche mio nonno era un appassionato “reporter di famiglia” (…per rforza sono letteralmente ossessionata dal conservarle!)
fotografie di famiglia
Mia nonna e mia mamma che guardano fotografie di famiglia (primi anni ’80)

L’importanza delle fotografie di famiglia

Le fotografie di famiglia appartengono a quella particolare categoria di oggetti preziosi che ci ricordano come eravamo, da dove veniamo, chi siamo.
Ci sono quegli oggetti particolari, che hanno particolare valore affettivo: il vestito della nonna da giovane, il braccialetto regalo del battesimo, l’anello di fidanzamento dei nostri genitori.
Sono oggetti importantissimi e significativi perché sono appartenuti a qualcuno a cui vogliamo bene, e ogni volta, riguardandoli, ci sembra un po’ come se quella persona fosse con noi.
Ma le fotografie…le fotografie sono vive!
Ci sono le persone dentro! Le persone che amiamo e abbiamo amato con le loro belle facce, le espressioni caratteristiche, i sorrisi sereni e la fisicità manifesta.
Quando avete tempo provate a sfogliare un vecchio album con le fotografie di quando eravate piccoli. Guardatelo attentamente, intrattenetevi, osservatelo facendo finta di non conoscere i soggetti ritratti, concentratevi sui dettagli, sugli sfondi, su come le fotografie dialogano tra loro nelle pagine. Poi fermatevi, chiudete gli occhi e immaginate l’istante precedente e immediatamente successivo allo scatto. Immergetevi nella memoria, immaginatevi le parole dette e i pensieri fugaci che stanno dietro a uno sguardo.
Chiedete alle fotografie di svelarvi le piccole verità che nascondono.
Quanto può valere una fotografia, quando custodisce un così importante compito?
fotografie di famiglia
Fotografie di famiglia: le nostre vacanze in camper, foto di papà.

La memoria

Cercate lì dentro qualcosa di voi stessi, perché vi assicuro che se ci guardate dentro bene lo troverete, anche (e forse soprattutto) a distanza di tempo.
La memoria che le fotografie custodiscono è una scala da cui vedere il futuro da un po’ più in alto, è una coperta che ci scalda nelle giornate in cui sentiamo freddo.
Le fotografie di famiglia sono oracoli a cui chiedere consiglio, contengono indizi preziosi su chi eravamo, su chi siamo stati noi e i nostri amori, le nostre famiglie, gli amici, i luoghi cari del passato e del presente.
Quello che ci rimandano quando le guardiamo varia a seconda del momento che stiamo vivendo, ci si trova dentro tutto quello di cui abbiamo bisogno.

Scattare una fotografia non è semplicemente fermare un attimo.
È costruire una porta che potremo aprire in qualsiasi momento noi vogliamo.
Un passaggio temporale che ci riporta indietro, a quando quelle fotografie sono state scattate, alle emozioni che provavamo, al calore di cui eravamo circondati, ai legami forti che sentivamo.

fotografie di famiglia
Fotografie di famiglia: i miei genitori, autoscatto in cucina (primi anni ’80)
Se le conserviamo con amore, le consideriamo preziose e ci impegnamo a raccoglierle e ordinarle secondo logiche care più al cuore che alla mente, ci verranno in soccorso quando ne avremo bisogno.
Se un diamante è per sempre, una fotografia è per la vita. Anzi, le vite.
Le nostre vite: vere, imperfette, che abbiamo un disperato bisogno di ricordare.Quanto vale una fotografia?
Quanto può valere il ricordo dell’amore in cui siamo cresciut*?

Immagini dal mio album di famiglia.

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